Ideazione, Creazione e Azione Chiara Bersani Musiche Francesca De Isabella
Disegno Luci Valeria Foti
Direttore Tecnico Paolo Tizianel
Consulenza Drammaturgica Luca Poncetta Coach Marta Ciappina
Mentoring Alessandro Sciarroni
Occhio Esterno Marco D’Agostin
Video Alice Brazzit
Organizzatrice di Produzione Eleonora Cavallo Cura e Promozione Giulia Traversi Consulenza Amministrativa Chiara Fava
photo di copertina Roberta Segata
produzione Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00# co-produzione Santarcangelo Festival, CSC – Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa) creazione realizzata presso le residenze artistiche Centrale FIES (Dro, Trento), Graner (Barcellona), Carrozzerie | N.o.T. (Roma), Gender Bender Festival (Bologna), CapoTrave/Kilowatt (Sansepolcro).
Dell’Unicorno non si sa nulla. Le sue radici si sono perse nel susseguirsi di generazioni d’esseri umani distratti. Forse tutto eÌ€ nato da un fraintendimento, dall’interpretazione sbagliata di manufatti coniati in India durante l’EtaÌ€ del Bronzo. Qui appariva una sorta di bue, raffigurato di profilo, avente un solo corno. Gli storici ritengono che, data l’iconografia bidimensionale dell’epoca, il secondo corno potesse essere semplicemente nascosto dal primo. Eppure bastoÌ€ lo scritto di Ctesia di Cnido, storico dell’antica Grecia, in cui si narrava di un incontro con questo animale durante un viaggio in India, per dare vita ad una creatura dalle fragili origini. Cosa succede se nell’immaginario collettivo appare una figura dai tratti mitologici eppure orfana di un mito che ne motivi e descriva l’esistenza? Nasce un simbolo. Fragile. Sradicato. Perfetta vittima sacrificale per chiunque desideri riempirlo di significati. CosiÌ€ l’Unicorno ha cambiato nei secoli forma (“bue con un solo corno”; “un misto tra un cavallo e un asino”; “un cavallo con la barba, gli zoccoli da capra e la coda leonina”...), padri (da creatura pagana a simbologia papale), significati (da magico guaritore a custode della castitaÌ€ e della purezza delle fanciulle a difensore dell’ideologia cattolica dall’invasione turca...) fino a diventare un’icona pop contemporanea. L’Unicorno, creatura senza patria e senza storia, eÌ€ stato usato e abusato dall’essere umano, privato del diritto di parola. Ora io desidero risarcirlo dei torti subiti. Regalargli una storia, un amore, una scelta.