Vittorio Pagani
A Solo in the Spotlights
Vetrina 2023 - sezione IN
coreografia e interprete Vittorio Pagani
aiuto alla drammaturgia Hannes Langolf, Martin Hargreaves
testi originali Vittorio Pagani
disegno luci Mark Webber
proiezione e video Vittorio Pagani
costumi Bruna Scazzosi
musiche Adolphe Adam, Tomat, kwajbasket, Patti Smith e Allen Ginsburg, Queen
produzione The Place London
coproduzione LARVÆ
produzione esecutiva Equilibrio Dinamico Company
durata 35 minuti
Attraversando danza, parole e proiezioni video, il solista esplora aspetti della vita sulla scena e le trasformazioni che un corpo affronta quando messo sotto i riflettori. In una scissione tra il corpo e l’immagine, il danzatore si scompone, celando o mostrando parti di sé nel tentativo di soddisfare le richieste tipiche della sua professione.
Illustrando esperienze personali e testimonianze altrui, A Solo in the Spotlights punta il riflettore verso un performer che, dopo anni di silenzio, prende la parola e si interroga: Come trovare un’autenticità quando c’è un ruolo da ricoprire? È possibile accontentare il pubblico, i datori di lavoro e se stessi?
Ispirato alle storie di grandi personaggi e dei loro celebri interpreti, A Solo in the Spotlights prova a rispondere a questi quesiti. Partendo dagli studi di Richard Dyer sul divismo e la riproduzione delle icone, questo spettacolo analizza la creazione di un’immagine applicata ad un corpo e chiama la Beat Generation in suo soccorso: come vestito delle strutture che questo processo ha creato, il corpo non riesce più a riconoscersi nella maschera che ha indossato per essere quell’immagine tanto ricercata. I testi di una Beat Generation che abita le istituzioni per cambiarle, che conosce a memoria i classici per adattarli al mondo di oggi, rivoluzionandoli.
Una maschera che dopo tanto tempo viene tolta. Una dedica a Norma, Amy e a chi vuole ballare.
ph. Rocio Chacon