Vetrina 2012 selezione IN
DOLLY
di e con Giorgia Nardin
ambienti sonori: Tommaso Marchiori
disegno luci: Matteo Fantoni
Dal 1959 sono state vendute oltre 700 milioni di Barbie. Ogni giorno vengono comprate due Barbie al secondo.
Barbie è magra, slanciata, sicura di sè, gioiosa, realizzata.
E' un' astronauta, una cowgirl, una veterinaria, un direttore esecutivo, una disco queen, un' ambasciatrice dell' UNICEF, un' infermiera, una ballerina, una cavallerizza, un' amante degli animali, una tennista, una nuotatrice professionista, una nuotatrice amatoriale, una sciatrice.
Questo giocattolo impeccabile e sorridente ha contribuito a modellare nel tempo i parametri con cui il corpo femminile viene inteso.
Partendo da questa considerazione Dolly vuole indagare l' automatismo. Il corpo viene agito dall'esterno, è un corpo in affitto, l'inqulina non lo possiede. Non può far altro che subire la propria condanna, che la costringe ad essere un soprammobile, a divenire carne da macello. Dolly ricerca un modo meccanico di abitare il corpo, di rendere la carne uno strumento e le azioni un' imposizione.