di Paolo Rosini | Bambula
project interpretazione Chiara Tosti, Elia Pagaro
musiche Michele Mandrelli
progetto realizzato con il sostegno di Anghiari Dance Hub e Capotrave/Kilowatt
La misura del tempo. Come si misura il tempo e quanto dura un istante?
Un inizio e una fine sono i limiti che definiscono la ragione dell'esistenza, e noi, intrappolati nel segmento che li unisce. Ma proprio ora, in questo istante, questo istante in cui il mondo si è fermato, la materia sembra liquefarsi e il tempo non esistere più. L'ordine delle cose e gli eventi sembrano rimescolarsi in maniera casuale, aprendo nuovi orizzonti in un "Big-Bang" di geometrie frattali.
Tutti i punti di riferimento a cui siamo soliti aggrapparci ci sfuggono di mano come quasi non fossero mai esistiti. E poi il vuoto, l'assenza e il silenzio, come un deserto sconfinato al nostro sguardo andiamo alla ricerca di una presenza, una presenza perduta, che non riconosciamo, con la quale non sappiamo più dialogare: la nostra.
Voci lontane sussurrano al vento e vecchie memorie riemergono, fluttuano nell'etere ed incarnano il corpo. Un nuovo istante è ora. Ora che siamo capaci di chiudere gli occhi per vedere, non possiamo che ammirare la danza eterna che da sempre ci alimenta e ci sostiene.
DOT è un lavoro che trova la sua forma di espressione attraverso l'intersezione di suono, corpo e oggetto come un unico volume scenico. Il corpo si fonde con l'oggetto e con esso stabilisce una nuova identità di cui il suono ne definisce i perimetri. Gli arti si fanno elementi geometrici che donano continue e sempre diverse forme. Il corpo quindi si scompone e si rimodula attorno ad un punto, un centro, ed evoca immaginari primordiali: il mondo cellulare, quello atomico, centri e matrici di vita.
